Nina Simone

Ne me quitte pas

di Jacques Brel (1959)

Un valzer che si trascina lentissimo con tutta la stanchezza di chi sa di aver già perso. Il pervicace attaccameno a una speranza che non verrà neanche in parte soddisfatta. La malcelata illusione dell’efficaica di mirabolanti quanto patetiche promesse a cui non crede più nemmeno chi le concepisce. Ne me quitte pas è un inferno senza più nemmeno la discesa, è la disperazione senza più alcuna possibilità di riscatto, è la sconsolante constatazone della propria irrimediabile solitudine.

La voce di Nina Simone riesce a esprimere tanta desolazione come forse nessun altro dei grandi interpreti che si sono cimentati con queso capolavoro. Ascoltarla è come scoperchiare un abisso di disinganno, lontananza, abbandono. E precipitarvi dentro.