Del suo veloce volo
L’importanza di un musicista come Battiato si misura non solo per la sua produzione ma anche per essere stato un punto di riferimento essenziale per altri grandi artisti. Ognuno di questi con una potenzialità, attitudini, interessi differenti, raggiungendo sempre livelli di eccellenza in campi, fino ad allora inesplorati. E’ il caso di Alice (vincitrice a sorpresa di un’ormai lontana edizione di Sanremo), di Giuni Russo dalle straordinarie doti vocali, di Milva (già diva ma in un periodo di forte decalage negli anni ’80, fino all’interpretazione della memorabile “Alexanderplatz”), di Antony and the Johnsons, interprete newyorkese dal percorso artistico molto singolare. Forse non è questo il modo più canonico di ricordare un artista appena scomparso ma, spesso, è attraverso il lavoro svolto per gli altri che si rivela la stoffa di un maestro. E del suo veloce volo.
La cura (2000)